Il succo di mela fa male? Scopri la marca che compromette fegato, reni e pressione sanguigna

La mela è uno dei frutti più coltivati ed anche globalmente più popolari ma anche uno di quelli indiscutibilmente più duttili ed amati in senso generale del significato anche perchè si producono tantissimi tipi di prodotti ricavati come il succo, che è sempre più famoso in ambiti alimentari considerati salutari e quindi di impatto culturale.

Il succo di mela però fa bene o male? Se il contenuto è naturalmente simile ma non identico a quello delle mele vere e proprie, l’impatto sulla nostra salute è assolutamente rilevante ma non si tratta di tutti i casi di prodotti salutari, soprattutto nell’ambito di quelli confezionati quindi tendenzialmente sottoposti ad un processo lavorativo.

Succo di mela: contenuto

Il succo di mela oltre all’aceto di mele ed al sidro, identifica la forma ricavata di un alimento da questi frutti, che esistono in più di 3000 esemplari commestibili selezionati. La mela è anche storicamente e “biblicamente” simbolica, essendo presente naturalmente sul nostro pianeta, che viene identificata dalla specie “madre” di ogni mela, ossia Malus Domestica.

Da sempre le mele hanno un notevole apporto nutritivo, essendo frutti molto ricchi di fibre, ma anche vitamine e vari sali minerali garantendo un ottimo alleato per la salute, essendo commestibile in buona parte della sua interezza, buccia compresa (ricca in particolare di pectina, che aiuta l’apparato del processo produttivo.

Quali evitare e quali scegliere

Come ogni altro tipo di succo di frutta, quello di mela non è sempre uguale in particolare in realtà come quella italiana i vari succhi e prodotti ricavati dal frutto in questione possono essere suddivisi in varie categorie. Per scopi puramente legati alla vendita tutti ci sembrano uguali ma va distinto il succo di mela da bevande che ne contengono in parte. In particolare:

  • Il succo di mela deve recare al 100 % contenuto ricavato dalla spremitura del frutto con sola acqua aggiunta
  • Nettare di mela o purea, in questo caso una percentuale media di almeno il 50 % di mela, il resto sono elementi come edulcoranti e succhi di altri frutti
  • Bevanda al gusto mela, in questo caso la percentuale di mela è spesso inferiore al 15 % quasi sempre sono presenti additivi e zuccheri aggiunti

Naturalmente conviene propendere per la tipologia in cima, ossia quella che identifica il “vero succo” di mela, che contiene di fatto l’equivalente del frutto spremuto e ricavato da ogni sezione della parte interna. Il succo di mela anche in questo caso però non sostituisce il frutto, che mantiene nella sua forma fisica in particolare un notevole apparato di fibre.

I vari edulcoranti come gli additivi sono elementi che possono incidere in particolare su glicemia alta, pressione del sangue ma anche su organi come i reni ed il cuore. In particolare la presenza massiccia di elementi raffinati rende il succo di mela decisamente poco appetibile: conviene puntare per il consumo giornaliero esclusivamente la versione “pura” che come detto però non può prendere il posto del frutto vero e proprio.

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